| Matteo Ranci
| 2011 | Curso: Master, 1º. Accademia di architettura di Mendrisio (CH)
| Profesores: Aires Mateus
/English translation at the end/
L’ edificio si propone come nuovo centro di controllo del fiume Tejo, a Lisbona.
Il programma, oltre alla presenza di aree tecniche per lo studio scientifico, prevede la presenza di una buona percentuale di spazio pubblico come una caffetteria, uno spazio espositivo e una sala conferenze. Inoltre è richiesto l’uso di ampi spazi con una ampia vista verso l’acqua, e delle vasche per il suo monitoraggio.
L’edificio si comporta come una piastra che si appoggia a terra solo su tre punti, questo consente di ottenere una piazza coperta che ha il compito di relazionarsi con il livello urbano. In questa piazza sono presenti 3 grandi vasche per il monitoraggio dell’acqua. Lo spazio “vuoto” che si crea tra la piastra dell’edificio e le vasche d’acqua al piano terra produce una tensione tra le 2 parti sovrapposte che si avvicinano e si allontanano attraverso un sistema tettonico complesso.
L’edificio è un quadrato di 45 metri di lato. Al suo interno sono suddivisi 12 spazi divisi dai setti strutturali. Questi setti contengono 3 funzioni allo stesso tempo: le zone di servizio (bagni e impianti), le zone di circolazione (scale) e dei lucernari per portare la luce all’interno. Ognuno dei 12 spazi si trova su differenti livelli, in modo da creare grandi aperture che guardano verso l’esterno (come si vede dalle sezioni). Ogni spazio è connesso a quelli adiacenti in modo che si possa circolare all’interno dell’edificio liberamente, senza pero avere la percezione di quali siano i suoi limiti. L’edificio, essendo alto 9 metri , consente ad ogni spazio una ampiezza considerevole che dà una connotazione infrastrutturale, ma allo stesso tempo, la presenza di aperture a livello dell’uomo restituisce una dimensione domestica.
Guardando le piante dell’edificio sembra di trovarci di fronte ad un impianto urbano nel quale i setti strutturali costituiscono gli assi viari, mentre gli spazi costituiscono la parte edificata. Questo concetto ci suggerisce la possibilità di poter estendere il sistema all’infinito.
/English translation/
The building is proposed as a new control center of the river Tagus, in Lisbon.
The program, besides the presence of technical areas for scientific study, have a large percentage of public spaces as a café, an exhibition and a conference room. It’s also demanded the use of open spaces with a wide view towards the water, and tanks for its monitoring.
The building acts as a plate that rests on the ground on only three points, this allows a roofed square that has the task of dealing with the urban level. In this square there are 3 large pools for water monitoring. The «empty» space created between the building and the water tanks on the ground floor produces a tension between the 2 overlapping parts that approach and move away through a complex tectonic system.
The building is a square of 45 meters on each side. Inside its divided in 12 spaces divided by the structural sets. These sets contain 3 functions at the same time: the service areas (bathrooms and facilities), the areas of circulation (stairs) and skylights to bring light inside. Each of the 12 spaces located on different levels, so as to create large openings that face towards the outside (as seen from the sections). Each room is connected to adjacent ones so that you can circulate freely within the building, but have no perception of what are its limitations. The building, being 9 meters high, which enables each space a considerable width which gives a connotation infrastructure, but at the same time, the presence of openings at the level of man returns a domestic dimension.
Looking at the plants of the building seems to be a urban plan in which the structural sets constitute the road axes, while the spaces constitute the part built. This concept suggests the possibility to extend the system indefinitely.
Lo que no me parece tan interesante es lo que dice el texto, donde entiendo que se supone que la planta baja es un espacio publico però no creo que un mega-porche de 45x45 sea un espacio demasiado agradable para estarse, almenos por las secciones que veo que solo entraria luz por el "contorno", puede que cree un efecto edificio forum de Herzog & deMeuron que por supuesto lo digo como algo negativo.
Otra cosa con la que no estoy de acuerdo es con la no percepcion de limite del edificio porque las salas estan conectadas por una puertecita, a mi me parece que produce un efecto contrario, ademas la forma tan pura del edificio en planta más que diluir los limites los realza.
Aparte de esto me parece muy interesante y me gustaria que se colgara mas informacion del proyecto!
*the artistic ability of creating unreal or whimsical imagery, decorative detail, etc.
Tampoco me han dicho nada las ultimas dos imagenes. No tiene sentido ensalzar tanto las sombras en una maqueta cuando le falta el techo.
touf